C’è un tragitto, dalla porta di casa di un’amica fino alla mia, che mi capita di fare a piedi dopo lunghe chiacchierate notturne e si porta dietro tutte le lacrime e le risate serali, aiuta a smaltire il vino di troppo, mi permette di odorare la primavera che arriva, mi tiene sveglia fino a casa a colpi di vento gelido.
C’è un tragitto che continuo a percorrere di notte, quando la città un po’ dorme o è distratta da luci più forti di quelle fioche che accendono le strade di casa mia, che mi ha visto attraversare ormai quattro diverse stagioni. Mi ha sentita leggera e poi pesante come un macigno.
C’è una strada sulla quale si proietta la mia ombra da oltre dodici mesi. Ha conosciuto la linea confusa dei miei ricci, il colpo netto di un caschetto biondo improvvisamente troppo corto. Ha tratteggiato i contorni di una figura pesante e goffa e poi quelli di una persona leggera e veloce.
C’è un tragitto che faccio spesso, prima di rientrare in casa per dormire. Mi aiuta a raccogliere tutti i pensieri prima del sonno, che altrimenti si dorme scomodi e con le “storie” fuori posto.
Stanotte ho riguardato la mia ombra, disegnata in terra sulla stessa strada e ho sentito tutto quel peso, e poi quella leggerezza, e tutte le strade che sono vissute in mezzo. I lunghi ricci e il taglio netto, e tutte le speranze che sono vissute in mezzo.
Ho alzato le mani stasera, guardandomi sdraiata su quelle stesse strisce bianche: “Disegnami”.
E’ l’unica cosa che sono riuscita a pensare. Sempre tesa come sono a sfidarla, questa vita.
Che le persone che dalla vita si sono sentite un po’ tradite, rischiano di diventare come me: leggere, più leggere. Tanto più dure e diffidenti quanto profondamente tenere e accoglienti.
La leggerezza è l’unico modo per arrivare in fondo. Me lo ha insegnato la mia ombra, la parte più leggera di me.
La leggerezza è veramente l’unico modo non solo per arrivare in fondo, ma per andare anche oltre. Solo che io non la collocherei nellombra, ma in tutta la luce attorno che la definisce.
"Mi piace""Mi piace"
le cose arrivano dalla luce, a volte, e dall’ombra, delle altre. 🙂
"Mi piace""Mi piace"