La prima volta che ho letto questa frase era in una mail che ricevevo da una collega inglese. Bionda. A me. Bionda.
E il senso, è evidente, era tutto tranne che “Ciao, ho quasi fatto la nuova nuance biondo sabbia e invece no (..) .” Il senso era proprio “Oh, scusami, che cretina che son stata!”
Piccolo e simpatico intercalare per cui nessuno potrebbe mai prendersela, almeno mi auguro che nessuno se la prenda davvero per una cosa de genere. Ma certo è, che lo stereotipo della biondina un po’ fuori di testa, che ride quando non ha risposte valide, esiste. Vi giuro, esiste, è inutile che sgranate gli occhi e fate quelle facce, esiste eccome. Ancora, oltre ogni dichiarazione di modernità e di ingenuità di intenti.
Qualcuno potrebbe farne un tema di discussione sull’idiozia di molti, mentre io suggerisco (a tutte le bionde in sala, signori e signore) di imparare ad utilizzare questa stessa “svista sociale” in qualcosa di molto utile. Almeno per se stesse.
Non richiede neanche grandi sforzi la questione. In realtà le persone fanno tutte da sole quando stimolate a dovere. Sopratutto se sono ingabbiate in una serie di CONVINZIONIAPRESCINDERE.
Tra i primi due spunti che mi vengono in mente, ecco:
1) ogni volta che interverrete in maniera intelligente, brillante o particolarmente simpatica in una conversazione di gruppo (sopratutto se di gruppo maschile si tratta), potrete notare quanto il vostro intervento sarà incredibilmente sopravvalutato solo perché siete bionda e quindi non ritenuta dotata di acutezza e ironia sufficiente per accentrare l’attenzione di troppi (non attraverso una battuta brillante, almeno).
2) Al contrario, ogni qual volta tirerete fuori inutili e approssimative considerazioni: una di quelle che vorreste ingoiare immediatamente dopo averla detta, per cui vivete intimamente almeno 4 minuti di vergogna a tu per tu con la vostra dignità, noterete la leggerezza nel sorriso di chi vi ascolta. Perché, insomma: “E’ normale che qualche volta la biondina se ne venga fuori con qualcosa di sconclusionato ed è anche piacevole sorriderle e stare al gioco.”
Bene, per la prima situazione indicata, il consiglio è scontato, ma vi assicuro che da grandi soddisfazioni: sorprendeteli tutti, ma non troppo spesso, altrimenti poi si abituano all’idea che siete effettivamente e realmente intelligenti. La cosa potrebbe non sortire più lo stesso effetto. Non lasciatevi scappare nemmeno una battuta, però, il sarcasmo e l’ironia sono le migliori armi di cui possa dotarsi una persona di intelletto.
Per quanto riguarda il secondo caso, invece, è tutta una questione di polso: fate scivolare la mano lungo una splendida ciocca di capelli color oro, sorridete leggermente e concedetevi una breve pausa dal costante tentativo di perfezione.
L’efficienza e il dovere di cui amate rispondere possono prendersi un break di tanto in tanto.
Avrete più tempo per ragionare a tu per tu con voi stesse, che qualche volta è anche tempo meglio speso rispetto a quello utilizzato per giustificarvi con gli idioti.
Jacklìn, Barbie Jacklìn.